giovedì 14 novembre 2019

Un'estate con la strega dell'ovest di Kaho Nashiki - Recensione

Buongiorno a tutti lettori e benvenuti, oggi parliamo di Un'estate con la strega dell'ovest di Kaho Nashiki, edito Feltrinelli Editore (al prezzo di 12.00 euro in cartaceo e di 8.99 euro in digitale - potete acquistarlo QUI ). 

 

Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po', in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la "Strega dell'Ovest", ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose in raccoglimento, lontane dalla frenesia della vita di città, a lavorare nell'orto, raccogliere erbe selvatiche e cucinare, oltre a dedicarsi, naturalmente, a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega. A questa storia catartica e rivelatrice, negli anni, l'autrice ha voluto aggiungere tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e l'ambientazione e che proponiamo fedelmente nella presente edizione.

Un'estate con la strega dell'ovest è un breve romanzo che parla di crescita e di cambiamento. E' una storia che parla di consapevolezza e di come staccare dal mondo esterno, molto spesso, sia necessario per ritrovare la nostra strada. 

Mai è una tredicenne che odia andare a scuola e i suoi genitori, preoccupati da questa suo comportamento, decidono di affidarla alle amabili cure della nonna, una donna inglese che ha imparato ad adattarsi alla cultura giapponese e che vive in una casa di campagna tutta sola. Mai passerà con lei l'estate e riuscirà, attraverso le sue cure e i suoi insegnamenti, a cambiare il suo punto di vista e a curare il suo animo un po' alla volta. 

Quella che ci racconta Kaho Nashiki è una storia piena di emozioni e insegnamenti che mi ha lasciato una serie di spunti di riflessione importanti per affrontare la vita di tutti i giorni senza farsi travolgere dagli avvenimenti. Mai è una ragazza fragile e senza determinazione e questo sua nonna lo ha capito sin da subito, per questo le impartisce una serie di lezioni che porteranno la ragazza a maturare e il lettore a riflettere sulle proprie abitudini e sui tanti modi in cui si potrebbe migliorare la propria vita di tutti i giorni. 

Nonostante io abbia divorato questo romanzo e lo abbia apprezzato, devo ammettere che la storia in sè per sè non mi ha del tutto convinta, l'ho trovata immatura e sviluppata in maniera abbastanza superficiale, tant'è che ho apprezzato maggiormente le storie extra aggiunte dall'autrice anni dopo la stesura del testo principale. Leggendo questi brevi racconti ci appare subito evidente l'inesperienza dell'autrice al tempo della stesura della storia principale e riusciamo ad apprezzare i diversi personaggi in maniera più profonda, in quanto vengono analizzati in maniera più ampia. 

Ho apprezzato molto il personaggio della nonna, la strega dell'ovest, una donna inglese che della sua terra d'origine ha conservato i tratti più importanti, ma che è riuscita ad integrarsi completamente in una società non semplice come quella giapponese. Mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia introdotto un personaggio diq uesto tipo, visto che molto spesso nella letteratura giapponese si tende ad omettere la presenza di stranieri all'interno del contesto giapponese, in quanto figure marginali e molto spesso non del tutto integrate. Mai è un personaggio interessante, ma viene posta in secondo piano dal personaggio della nonna, che domina la narrazione quasi fosse la protagonista indiscussa del testo. 

Lo stile di scrittura è molto semplice e lineare, uno stile che ben riflette l'immaturità di Mai e che le da voce attraverso riflessioni, a volte anche infatili, riguardo la vita e i rapporti con gli altri. 

Insomma, Un'estate con la strega dell'ovest è sicuramente un testo interessante se si cerca una lettura breve, ma intensa e che faccia riflettere. Come primo approccio alla letteratura giapponese non è da sconsigliare, ma consiglierei di leggerlo soprattutto a chi ha già letto altri testi di autori giapponese. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di recuperarlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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