giovedì 19 settembre 2019

Nel profondo di Daisy Johnson - Recensione

Buongiorno a tutti lettori e benvenuti, oggi  parliamo di Nel profondo di Daisy Johnson, in uscita oggi per Fazi editore (al prezzo di 9.99 euro in digitale e di 18.00 euro in cartaceo - potete acquistarlo QUI ). 

 

Gretel lavora come lessicografa: aggiorna le voci del dizionario, ragionando quotidianamente sul linguaggio, attività che ben si addice alla sua natura riflessiva e solitaria. Ha imparato che non sempre esistono vocaboli precisi per indicare ogni cosa, almeno non nel linguaggio di tutti; ma quando era piccola, e viveva su una chiatta lungo il fiume, lei e sua madre parlavano una lingua soltanto loro, fatta di parole ed espressioni inventate, e allora anche i concetti più astratti trovavano il proprio termine di riferimento, come il Bonak, definizione di tutto quello che più ci fa paura. Adesso sono passati sedici anni, esattamente la metà della vita di Gretel, da quando sua madre l'ha abbandonata, e le parole di quel codice stanno lentamente scolorendo, perdendosi nei fondali della memoria. Ma una telefonata inattesa arriverà a riportarle a galla, insieme ai ricordi di quegli anni selvaggi passati sul canale, dello strano ragazzo che trascorse un mese con loro durante quel fatidico ultimo anno, di quella figura materna adorata e terribile con la quale è arrivato il momento di fare i conti.

Ho avuto il piacere di leggere "Nel profondo" in anteprima e devo dire che è stata una lettura particolare e del tutto inaspettata. 

Gretel è stata abbandonata da sua madre quando era ancora un'adolescente, ma il ricordo di quella donna così fuori dal comune, strana ed esuberante le è rimasto addosso, lascindola irrequieta e sempre alla disperata ricerca di risposte. Gretel cerca, in questo romanzo, di ricostruire le vicende che hanno caratterizzato la sua vita, vicende sperro misteriose e avvolte da un alone di mistero. La vita di Gretel non è stata normale, lei e sua madre vivevano a modo loro, parlavano un loro linguaggio e non avevano bisogno di nessuno se non l'una dell'altra, o almeno così credeva Gretel. 
Tra vicende spaventose, parole inesistenti e colpi di scena inaspettati, Nel profondo si presenta come un romanzo dalla trama complessa e affatto lineare. 

All'inizio della lettura ero un po' perplessa dal modo in cui la storia ci veniva presentata. L'autrice ha scelto di creare piani narrativi differenti, ognuno riguardante un personaggio preciso e ognuno ambientato in un tempo e in un luogo differente. E' stato all'inizio difficile tenere il ritmo della narrazione e riuscire a capire chi parlava e cosa stava succedendo, ma andando avanti con la lettura tutto è divenuto sempre più chiaro. Lo sviluppo della trama è stato del tutto inaspettato, ma ben strutturato e credibile. La Johnson ci lascia numerosi indizi sparsi qui e là, ma non ci lascia mai intendere più di quanto dovremmo, quindi nonostante ci aspettiamo che presto vengano rivelate verità molto scomode, non sappiamo cosa ci verrà detto se non subito prima che succeda. Mi è piaciuto molto questo modo di narrare la storia perchè la rende più interessante e dinamica.

Le tematiche affrontate sono molteplici, abbiamo l'analisi del rapporto madre-figli, di parla di maternità e di istinto materno, si parla di origini e di ricordi, di luoghi che ritornano a tormentarci con i fantasmi del passato a popolarli. Vi sono numerose tematiche all'interno di questo romanzo e ognuna di esse sembra incastrarsi alle altre come i pezzi di un puzzle perfetto.

Lo stile della scrittrice è incalzante, fatto di frasi molto brevi che rendono la lettura più scorrevole e veloce. Mi sono spesso ritrovata a leggere capitoli interi nel giro di pochissimo tempo, quasi come se le pagine volassero sotto i miei occhi. Nonostante questo sia un aspetto che ritengo del tutto positivo, soprattutto in romanzi di questo genere, è anche vero che alla lunga può anche diventare abbastanza difficile tenere il passo della narrazione, infatti molto spesso mi son dovuta fermare per tornare indietro e rileggere alcuni passaggi che non avevo ben compreso. 

Per quanto rigurda i protagonisti, li ho trovati molto ben caratterizzati. La Johnson ha creato dei personaggi molto umani, persone fuori dal comune, ma non troppo costrute. Gretel, sua madre e tutti gli altri personaggi che popolano questo romanzo potrebbero essere persone che incontriamo tutti i giorni al supermercato o semplicemente passeggiando per stada. Sono personaggi che risultano del tutto reali con i loro sbagli, i loro sentimenti e le loro azioni.

Quindi, nel complesso "Nel profondo" mi è piaciuto molto, è una lettura particolare, non adatta a tutti visto le dinamiche narrate e la violenza di alcuni punti della trama. E' stata una scoperta davvero piacevole e mi sento di consigliarla soprattutto agli amanti dei misteri e a chi cerca una storia ben strutturata, credibile e piena di suspance. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di farlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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