mercoledì 4 settembre 2019

Cassandra di Christa Wolf - Ascolti in rifugio #2

Buongiorno lettori, oggi torno con la nuova rubrica del mercoledì, Ascolti in rifugio e condivido con voi la mia opinione riguardo uno degli ultimi libri ascoltati, Cassandra di Christa Wolf, edito Edizioni E/O e Emons Edizioni (al prezzo di 11.90 euro in cartaceo e disponibile su Audible e Storytel in versione audio - potete acquistarlo QUI in versione cartacea o iscrivervi alla prova gratuita di 30 giorno di Audible QUI). 

 

Cassandra, la veggente figlia di Ecuba e di Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città e si affollano alla memoria la traversata dell'Egeo in tempesta, l'arrivo a Troia delle Amazzoni, i delitti di Achille la bestia, la rottura con il padre Priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume Scamandro, l'amore con Enea.

Avete presente quando avete una passione sopita per qualcosa e poi arriva quella lettura o quella visione che ve la risveglia? Sono sempre stata amante della mitologia greca e dei classici greci in generale, quindi non ho perso tempo e come secondo audiolibro mi sono concessa qualcosa nella mia comfort zone. Il problema, ora, è che non ho il tempo di stare dietro alla mia voglia di leggere l'Iliade, l'Odissea, le Eneide e tutto il resto, quindi sofferenza a non finire, come quella provata da Cassandra in questo libro. 

Cassandra non è una figura che viene approfondita all'interno dell'Iliade, viene citata poco e, in generale, le viene dato poco spessore, visto che l'azione è concentrata ben lontano da lei. Nonostante questo, la figura della veggente è una delle più interessanti dell'intera opera, in quando Cassandra sa quello che sta succedendo, lei conosce il destino di Troia, ma nonostante questo decide di non abbandonarla, continua ad amare la sua gente, il suo popolo, anche se con riserbo, anche dopo tutto ciò che il popolo e la sua famiglia le hanno fatto, ed è proprio qui che sta la magnificenza del suo personaggio. 

Christa Wolf ce la presenta ormai sconfitta e quasi in punto di morte e torna a ritroso per raccontarci dal suo punto di vista tutti gli avvenimenti che, bene o male, tutti noi conosciamo. Cassandra analizza tutto in maniera lucida e metodica, ci narra della morte dei fratelli, dell'abbandono di Enea e di tutto ciò che è venuto dopo, la morte, la distruzione. 
E' una figura distrutta, una voce fuori dal coro che non è stata mai ascoltata e mai lo sarà, ed è straziante sentirle raccontare tutto, sentirle elencare i diversi momenti in cui tutto sarebbe potuto cambiare, in cui i troiani si sarebbero potuti salvare, le verità nascoste, i sotterfugi e tutto ciò che nell'Iliade era rimasto nascosto. 

L'autrice è riuscita a tracciare un quadro completo della personalità di Cassandra, una donna che ha scelto di divenire una veggente, ha voluto diventarlo, ma che ha sofferto molto per la sua decisione. Ci viene mostrato anche il suo lato più fragile, il suo amore per il padre e, soprattutto, il suo amore per Enea, colui che ha lasciato andare. Quello che traspare da questo romanzo è la figura di una donna forte, tenace, ma piena di timore, una donna che ha voluto salvare il suo popolo, ma che non ci è riuscita, una donna distrutta dal dolore e dal rimpianto. 
Ho apprezzato molto lo stile narrativo della Wolf, semplice, incisivo e d'impatto, uno stile che ascoltato ha un effetto completamente diverso, rispetto a quando viene letto. Poi la Mandracchia riesca a dare vita a questo personaggio e alle pagine del romanzo, catturandoti e non lasciandoti sino alla fine dell'ascolto. 

Mi è piaciuto molto il modo in cui la Wolf ha deciso di raccontarci le vicende, attraverso l'analisi psicologico e con l'espediente di una confessione/monologo di Cassandra, la quale è la narratrice onniscente della sua stessa storia. La psicologia dei personaggi è dettagliata e ben scritta, così come la loro caratterizzazione, ogni personaggio ha caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri e che lo rendono unico agli occhi di Cassandra, la quale non manca di darci un suo giudizio riguardo ognuno dei protagonisti di questa triste storia.

Insomma, questo romanzo mi è piaciuto molto, ha risvegliato la greek nerd che è in me e mi ha lasciato tanti sentimenti contrastanti addosso, sopratutto riguardo alcune delle figure principali della storia. Ve lo consiglio se amate la mitologia greca e volete leggere o ascoltare qualcosa che vada al di là dei classici come l'Iliade e l'Odissea, se volete scoprire un'altra faccia della storia. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di farlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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