mercoledì 10 aprile 2019

Ciak si gira - consigli di una filmaholic #19 | Green Book

Buongiorno lettori e benvenuti, oggi vi parlo di Green book, film vincitore agli Oscar come miglior film. L'ho guardato subito dopo la sua vittoria, visto che lo stavano rimandando al cinema e ora sono qui per dirvi cosa ne penso!

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Nel 1962, dopo la chiusura temporanea per restauri del Copacabana, uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Vallelonga, detto Tony Lip per la sua capacità oratoria, deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta così di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e fargli da autista e tuttofare in un tour nel sud degli Stati Uniti. La casa discografica di Don impone a Tony il rispetto completo delle scadenze dei concerti, e gli consegna una copia del Green Book, dove sono indicati alberghi e ristoranti nei quali gli afroamericani vengono accolti. 

Ero molto scettica riguardo la vittoria di Green Book agli Oscar di quest'anno, questo perchè tutti quelli che li stavano seguendo non pensavano il film meritasse il titolo. Così, quando ho avuto l'occasione di guardarlo dopo la premiazione, ne ho subito approfittato perchè ero incuriosita non solo dalla storia, ma anche da tutto ciò che si era detto al riguardo.

La storia di Green Book è una storia vera, ci racconta l'amicizia di Tony Vallelonga e Don Shirley, un italoamericano rozzo e associato con la mafia e un musicista di talento in un'America che non riesce ad apprezzare il talento senza giudicare il colore della pelle. E' la difficile storia di un viaggio in un mondo dove la discriminazione e la segregazione razziale erano, e forse ancora sono, all'ordine del giorno, un posto in cui il green book è l'unico modo per orientarsi e trovare luoghi in cui si è ben accetti, luoghi poco raccomandabile e molto spesso sporchi e poco curati, luoghi in cui un gentiluomo come Shirley non avrebbe mai messo piede, se non fosse stato costretto a farlo.

Sin dal primo momento la storia mi ha presa molto, è un film molto interessante e a tratti divertente che analizza la discriminazione razziale nell'America degli anni '50 e lo fa mostrando al mondo quanto sia stupido l'atteggiamento della gente che non capisce che siamo tutti uguali, che cose del genere non dovrebbero accadere. E' una critica non solo a ciò che è avvenuto nel passato, ma anche a ciò che ancora avviene nel presente, perchè anche se non vogliamo molto spesso ammetterlo, il razzismo e la segregazione esistono ancora, in forma minore e meno evidente, ma esistono e sta a noi combatterli con tutte le nostre forze.

Il tema della segregazione è affiancato a quello dell'amicizia, Tony e Shirley instaurano, seppur a fatica e dopo molti scontri, un'amicizia che durerà per tutta la loro vita e che, in qualche modo, li arricchirà entrambi, cambiando la loro prospettiva riguardo le cose. E' evidente l'evoluzione del personaggio di Tony, un uomo che parte con una serie di pregiudizi che pian piano vengono spazzati via dalla sua testa e che verranno sostituiti da sentimenti di comprensione e di fedeltà.

L'unico difetto che sono riuscita a trovare il questo film è la, secondo me, troppo marcata strereotipazione dei personaggi italiani. Tony è un siciliano associato con la mafia con un marcato accento e fin troppi elementi stereotipanti dalla sua parte, il che potrebbe anche starci, visto che la maggior parte degli immigrati italiani in America in quegli anni probabilmente ricordavano tutti Tony, ma secondo me poteva essere marcato meno e trattato in maniera diversa.

E' una storia toccante e dolorosamente attuale, una storia che mi ha commossa e mi ha divertita e che vi consiglio di recuperare se non lo avete ancora fatto, perchè nonostante tutto secondo me l'Oscar un po' se lo meritava, anche se il mio candidato preferito è un altro, ma di questo parleremo nel prossimo appuntamento della rubrica!

Cosa ne pensate? Lo avete guardato o volete vederlo?
Al prossimo post,
Nali <3

1 commento:

  1. Ciao, complimenti per la recensione!! Molto esaustiva, hai toccato ogni aspetto! Anche io devo dire che non ero sicura della vittoria dell'Oscar, ma ritengo sia stata la scelta giusta alla fine (per quanto mi riguarda). Mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto positivo come film e mi ha soddisfatto! Ciao :)

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