mercoledì 27 marzo 2019

Zucchero e catrame di Giacomo Cardaci - Recensione

Buongiorno a tutti lettori e benvenuti, oggi vi parlo di Zucchero e catrame di Giacomo Cardaci, edito da Fandango Libri (al prezzo di 17.50 euro in cartaceo e di 9.99 euro in cartaceo - potete acquistarlo QUI al 15% di sconto).


Cesare è un bambino che chiacchiera e gioca a Memory con il suo circolo multietnico di Barbie, ha scelto Ines detta Lines come amica per non rimanere da solo in fila a scuola, passa i suoi pomeriggi con una anziana che lo cosparge di profumo, detestata dai suoi genitori perché fomenta le sue stramberie. La sua vita di paese sarebbe potuta continuare sempre uguale, se a stravolgerla non fosse arrivato il trasferimento di tutta la sua famiglia in un monolocale ai bordi miserabili tra Milano e Cinisello. Al piano di sopra, però, abita Gabbo, da cui Cesare, ormai cresciuto, è dannatamente eccitato, perché Gabbo è tutto ciò che Cesare vorrebbe essere: uno deciso a prendersi dalla vita tutto, costi quel che costi. Per questo, quando suo padre viene arrestato, la madre si rifugia nel letto, il fratello scompare, Cesare decide di risalire dal fondale del proprio abbandono seguendo le tracce di Gabbo. Per entrare nel giro, però, Cesare deve smettere di essere Cesare, dire di sì a ogni tipo di richiesta ma anche abbandonarsi a una fascinazione morbosa simile a quella che prova per Gabbo. Una fascinazione che lo eccita come lo zucchero ed è ripugnante come il catrame, e che alla fine gli chiederà un conto molto, forse troppo, salato. Giacomo Cardaci torna al romanzo con una storia feroce, a tratti spiazzante, in cui i margini opachi tra disonestà, innocenza, odio, rabbia, si dissolvono, e i lettori saranno messi di fronte ai desideri inconfessabili che si nascondono in ognuno di noi.

Quando mi è stato inviato Zucchero e catrame ero completamente all'oscuro riguardo ciò che mi sarei trovata a leggere, nonostante io avessi visto questo romanzo ovunque su Instagram.

Il romanzo, diviso in tre parti principali, è raccontato in prima persona dal protagonista, Cesare che, attraverso aneddoti del suo passato, ci spiega come è arrivato al punto in cui si trova nel momento in cui inizia a scrivere. Sin dalle prime pagine vediamo Cesare giustificare i suoi comportamenti attribuendoli a questo o a quell'episodio che ha segnato la sua vita sin da bambino.

Già dall'inizio della mia lettura mi è sembrato che questo romanzo, in un modo o nell'altro, ricalcasse un po' quello che Svevo aveva fatto con La coscienza di Zeno, anche se in maniera completamente differente. Con ciò non voglio assolutamente paragonare Zucchero e catrame all'opera di Svevo, lungi da me farlo, ma se deciderete mai di leggerlo scoprirete che lo scopo di Cesane nello scrivere questa sorta di "diario" del passato è quello di giustificarsi e di far ricadere tutte le colpe su questo o quell'altro individuo. Certo, le circostanze in cui si trova a vivere non sono le migliori, vessato sin da bambino sia a scuola che a casa perchè giocava con le Barbie e per i suoi atteggiamenti, Cesare si ritrova a diventare quello da cui ha sempre cercato di tenere le distanze, suo padre.

Zucchero e catrame è un romanzo che non ha paura di dire le cose come stanno, di mettere a nudo la nostra società e di mostrare non solo come l'omosessualità sia ancora percepita come un tabù, ma anche come molto spesso siamo spinti a tenere nascosti impulsi che, in realtà, ci corrodono da dentro. E' un romanzo che parla di traffici illegali, di gioventù alla deriva e di tanti altri argomenti attuali attraverso uno stile semplice, ma allo stesso tempo disincantato perchè ci parla della realtà per quel che è, senza filtri e senza mezzi termini. 

A me il romanzo non ha fatto impazzire, anzi si potrebbe dire che non mi è proprio piaciuto se non all'inizio, ma lo stile di scrittura ha reso molto più piacevole la lettura portandomi a terminarlo in pochissimo tempo, nonostante non lo stessi apprezzando, il che è decisamente un punto a favore dell'autore. Ciò che non mi è piaciuto è lo sviluppo della trama, soprattutto nella seconda metà del romanzo, l'ho trovata volgare, decisamente troppo fuori dalle mie corde, nonostante io non sia estranea a questo tipo di storie, ma Zucchero e catrame non mi ha proprio presa. 

Insomma, Zucchero e catrame è decisamente un romanzo che potrebbe piacere a coloro che amano i romanzi di critica sociale e tutti quei romanzi che cercano di mettere a nudo la società odierna raccontando, anche in modo volgare e deciso, realtà che molto spesso vengono ignorate o delle quali non si parla molto. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto? 
Al prossimo post,
Nali <3

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