lunedì 11 settembre 2017

Non ditelo allo scrittore di Alice Basso - Recensione

Buongiorno a tutti, oggi vi propongo la recensione di Non ditelo allo scrittore di Alice Basso, terzo romanzo della serie di Vani Sarca, edito da Garzanti (al prezzo di 16.90 euro per la versione cartacea e di 9.99 euro per la versione digitale - puoi acquistarlo qui).


A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno. 
Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.

"(...) nel corso della vostra vita di esseri umani e, si spera, anche di lettori, mille e mille volte sentirete parlare d'amore. Incapperete in miliardi di storie: tragiche e felici, pacate e tormentate, melense o truci. Ve lo anticipo: perlopiù saranno delle vaccate vomitevoli, qualcuna decente, pochissime dei capolavori (...) non scordatevi mai che, insita nell'essere umano, vi è e vi è sempre stata un'idea sana di amore, fatta di scelta consapevole, di fiducia e di impegno; l'idea del prendersi per mano e andare insieme nella stessa direzione aiutandosi a vicenda di fronte alle prevedibili difficoltà. (...) Al di là dei condizionamenti culturali che nel corso della storia ci hanno detto come dovessimo comportarci per essere accettati, dentro la nostra specie, da sempre, c'è questo seme di bellezza e perfezione che anela a germogliare. Cercate quello, aspirate a quello, non accontentatevi di nulla di meno, non giustificate nulla che non sia a quell'altezza."

Finalmente ho recuperato (periodo recuperi non ancora terminato,gente!) Non ditelo allo scrittore che prendeva polvere ammassato sulla colonna di romanzi che mi guarda minacciosa e che prima o poi mi assalirà per risucchiarmi... 

Comunque, messi da parte i miei problemi con le pile di libri, avevamo lasciato la nostra amatissima Vani Sarca con il suo sarcasmo e il suo essere fuori posto a fare i conti con un ex rompiscatole, un commissario con il quale collabora da un pò e una vita più o meno normale. Pochi mesi dopo la fine del secondo romanzo la nostra Vani torna ad occuparsi di un progetto editoriale fuori dal comune, trovare un ghostwriter misterioso e chi meglio di lei potrebbe farlo? Nessuno, appunto. 
Tra indagini, un caso un pò spinoso e qualche problema amoroso, la nostra Vani avrà di che occuparsi anche questa volta. 

Grazie a Garzanti per la copia <3

Sebbene io abbia apprezzato anche i precedenti romanzi della serie, questo è in assoluto quello più interessante perchè ci porta alla scoperta, non solo della giovane Vani, ma ci offre anche tantissimi spunti di riflessione per quanto riguarda diversi aspetti della vita, primo fra tutti quello che interessa maggiormente Vani, trovare un posto in cui non si senta fuori posto, cercare la sua strada e farlo a modo suo, con il suo umorismo cinico e il suo sempre più presente odio nei confronti del mondo. 

Di questo romanzo ho amato il professor Reale, un professore come tutti lo vorrebbero, appassionata, sempre pronto ad aiutare i propri studenti e con la letteratura nel sangue, uno che sa spiegare e che capisce, come direbbe Vani, insomma, un professore come io non ne ho mai avuti e come non ne avrò mai...
Per quanto riguarda Vani, mi è piaciuta moltissimo la sua evoluzione in questi tre romanzi, la sua crescita interiore e come vengono sviluppati i suoi rapporti con il mondo esterno.

Insomma, il romanzo nel suo complesso mi è piaciuto molto e questo lo potete capire anche dal fatto che ci ho messo solo due giorni a leggerlo, quindi vi consiglio di leggere questa serie se vi piacciono i romanzi che possono insegnarvi qualcosa e che possono darvi qualche consiglio letterario valido.

Cosa ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete?
Al prossimo post,
Nali <3



2 commenti:

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