Will, pur essendo cieco dalla nascita, decide di frequentare un liceo pubblico, vincendo i timori della madre iperprotettiva. Inizia così un’esilarante tragicommedia: in mensa si siede sulle gambe di un compagno, una ragazza ha una crisi di nervi convinta che lui la stia fissando… Per riparare, Will si offrirà di aiutarla a scrivere un articolo su una mostra di Van Gogh: impresa difficilissima, perché a Will mancano totalmente il concetto di prospettiva, di colore, e Cecil deve spiegargli ciò che vede evitando qualsiasi metafora visiva.
Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un’operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.
Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un’operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.
"La verità è che la mia vita dipende dagli altri, o quantomeno è interdipendente con quella degli altri, dal giorno in cui sono nato."
Non sono una grande appassionata di libri sulle malattie soprattutto perchè spesso sono romanzi in cui il tema viene trattato in maniera superficiale, sbrigativa e per niente corretta e questo mi innervosisce molto. Sono pochissimi i romanzi che trattano questo tema che mi sono piaciuti, diciamo che si contano sulle dita delle mani e sono almeno il triplo quelli che ho scansato. Ma visto che non faccio di tutta l'erba un fascio, ho deciso di leggere Insegnami a vedere l'alba, anche perchè mi incuriosiva molto come sarebbe stato trattato il tema della cecità da parte di un autore di New Adult, quindi eccomi qui!
Il romanzo ci racconta della storia di Will, un non vedente che vorrebbe solamente vivere la sua vita nella maniera più normale possibile e che cerca di farlo indipendentemente dalla sua disabilità che non lo rende molto diverso dai suoi coetanei e, se possibile, lo rende un individuo migliore della metà degli adolescenti di tutte le età.
Will dovrà destreggiarsi tra una mamma chioccia parecchio preoccupata, dei nuovi amici, una scuola "normale" e tanto altro, ci riuscirà? Beh, non vi resta che leggerlo!
Grazie a Giunti per la copia <3 |
Insomma, un romanzo che tutti dovrebbero leggere e che ci insegna davvero a guardare il mondo in maniera completamente diversa, ad assaporare la realtà in una maniera nuova e speciale, proprio come fa Will nel romanzo, con la semplicità e la meraviglia che caratterizza i bambini.
Quindi, dovreste proprio leggere questo romanzo e farvi ispirare dalla bellissima storia e farvi ammaliare dalla capacità narrativa di Sundquist che è riuscito a spiegare a parole qualcosa di davvero complesso.
Cosa ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete?
Al prossimo post,
Nali <3
La trama mi aveva decisamente incuriosito! Ma ora dopo avere letto la tua recensione non posso fare a meno di aggiungerlo alla mia TBR! 😊
RispondiEliminaMi incuriosisce molto!
RispondiEliminaAvevo una mezza idea di metterlo in wishlist, ma essendo un YA ho pensato che poi mi sarebbe sembrato un semplice romanzo rosa che non mi avrebbe trasmesso molto... la tua recensione mi ha fatto riaccendere l'interesse, ma non sono ancora del tutto convinta...
RispondiEliminabellissima recensione e bellissimo libro sembra davvero interessante
RispondiEliminaDi solito non leggo libri sulle malattie perché non riesco a reggere le forti emozioni, ma questo non sembra avere una fine tragica come sono solita leggere 😊
RispondiEliminaMi sono limitata alla lettura della trama... è talmente bella che non posso fare altro che comprarlo!!! Tornerò a guardare la tua recensione dopo averlo letto ♥
RispondiEliminaVorrei tanto leggerlo
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