giovedì 4 luglio 2019

Morte nelle Highlands di Lucy Foley - Recensione

Buongiorno a tutti lettori e benvenuti, oggi parliamo di Morte nelle Highlands di Lucy Foley, l'ultimo thriller edito Giunti Editore che ho letto (edito al prezzo di 19.00 euro in cartaceo - potete acquistarlo QUI ). 

 

Come ogni anno Emma, Mark e i loro amici trascorrono l'ultimo dell'anno insieme. Per Emma, l'ultima arrivata, l'unica a non aver frequentato Oxford con gli altri, è l'occasione per fare bella figura e integrarsi nel gruppo. Ma qualcosa va storto nell'esclusivo cottage che si affaccia sulle gelide acque di Loch Corrin. Sui boschi già imbiancati si abbatte la peggiore tempesta di neve degli ultimi tempi e poi, improvvisamente, uno degli ospiti scompare. Le condizioni meteo sono così proibitive che i soccorsi non possono arrivare e nessuno può andare via. Quando l'ospite viene ritrovato - morto - tutti sono dei potenziali sospettati. Ci sono Heather, la manager del resort, Doug, l'ex marine ora guardiacaccia, una inquietante coppia di islandesi e poi gli amici: Miranda e Julien, tanto belli quanto snob, Samira e Giles con la loro bambina di 6 mesi, Nick e il suo fidanzato americano, e infine Katie, l'unica single del gruppo. Chi è l'assassino? Ma, soprattutto, chi è la vittima?

Un gruppo di amici in vacanza in una località sperduta della Scozia, un guardia caccia con un passato oscuro ed una responsabile che cerca di sfuggire dal mondo, cosa succederà? Uno degli ospiti scompare e iniziaranno le indagini per ritrovarlo. Ma chi è la vittima? E soprattutto, chi è il colpevole?

Lucy Foley è riuscita a conquistarmi con la sua storia, sin dalle prime pagine ha creato un mistero che non vedevo l'ora di svelare e che mi ha sorpresa sino all'ultima pagina. Non sappiamo chi è la vittima e, ovviamente, non sappiamo chi è l'assassino. Abbiamo solo un gruppo di amici con i loro battibecchi, il loro passato e una serie di aneddoti. La psicologia dei personaggi domina l'intera narrazione. Abbiamo una vivida rappresentazione della mente dei nostri protagonisti ed ognuno di essi è caratterizzato in maniera minuziosa e molto dettagliata. Questa è forse una delle cose che mi sono piaciute di più, il modo di narrare le emozioni, i pensieri e le sensazioni dei personaggi, elemento che risulta centrale per la comprensione delle vicende narrate.

Lo sviluppo della storia è lento, ma non per questo risulta pesante. Le vicende vengono narrate con un'alternanza tra presente e passato e pian piano i pezzi vengono messi tutti al loro posto, anche se scopriamo l'identità della vittima solo negli ultimi capitoli. Mi è piaciuto molto il modo in cui è stata sviluppata la vicenda, i vari indizi sparsi qua e là dall'autrice, abbastanza per intuire qualcosa, ma non sufficienti per farsi un'idea generale della situazione. Insomma, l'autrice è riuscita a creare una storia piena di colpi di scena, sin proprio alla fine, e intrigante a tal punto da spingermi a non posare il romanzo prima di averlo terminato. 

Lo stile è molto semplice e lineare, anche se tende ad adattarsi al tipo di narratore che ci racconta la storia a seconda del capitolo. E' molto scorrevole e per nulla complesso, il che rende la lettura molto piacevole.

Insomma, ho apprezzato molto questo romanzo che mi ha tenuta incollata alle pagine e con il fiato sospeso sino all'ultimo. Ve lo consiglio se cercate un ottimo thriller, non scontato, scritto bene e, soprattutto, con un'ottima analisi psicologica dei personaggi. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di recuperarlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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