martedì 13 giugno 2017

The quick di Lauren Owen - Recensione

Buongiorno a tutti e benvenuti, oggi vi propongo la recensione di The quick di Lauren Owen, edito Fazi Editore (al prezzo di 17.50 euro per la versione cartacea e di 9.99 euro per la versione digitale - potete acquistarlo qui ).


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Inghilterra, fine Ottocento. James e Charlotte sono due fratelli orfani che vivono in una dimora signorile sperduta nella campagna inglese. Una volta cresciuti le loro strade si dividono: James, timido aspirante scrittore, terminati gli studi a Oxford divide l’appartamento in affitto a Londra con un affascinante giovane aristocratico. Grazie alle conoscenze del ragazzo, viene introdotto nei salotti dell’alta società e trova l’amore dove non se lo sarebbe mai aspettato. Poi, improvvisamente, scompare senza lasciare traccia.
Preoccupata e determinata a trovarlo, la sorella Charlotte parte per Londra e s’immerge nelle tetre atmosfere della città industriale, dove scopre l’esistenza di un mondo segreto, popolato da personaggi incredibili e loschi che vivono ai margini della città. Un mondo in cui i confini della realtà hanno assunto forme tutte nuove. Per lei si apriranno le imponenti porte di una delle istituzioni più autorevoli e impenetrabili del paese: l’Ægolius club, luogo di ritrovo degli uomini più ambiziosi e pericolosi d’Inghilterra, cupo circolo d’élite che cela mille segreti, uno più terrificante dell’altro: una serie di sorprese che lasceranno il lettore senza fiato fino all’ultima pagina.
Nel suo coinvolgente romanzo d’esordio, Lauren Owen ha creato un universo fantastico che risulta allo stesso tempo accattivante e spaventoso, dove la seduzione del gotico si fonde con l’incanto dell’ambientazione vittoriana.
 

"La vita di società è un mostro: ci succhia la vita finchè non siamo dei relitti umani."

Ho letto e visto numerose recensione a proposito di questo romanzo e ognuna di esse affermava che fosse un romanzo da leggere, assolutamente bellissimo e tutto il resto. Sono partita con altre aspettative sapendo che all'inizio poteva essere noioso ma poi si sarebbe ripreso. Le mie aspettative sono andate alla deriva quando ho capito che il romanzo non sarebbe migliorato, certo ha attraversato momenti di suspance che si sono spenti due righe dopo e che non mi hanno trasmesso nient'altro che noia. 
Il romanzo si presenta come una storia di vampiri, un urban fantasy ambientato nella Londra dell'800 e fino qui tutto apposto. L'inizio è,si, un pò lento per via delle vicende raccontate per spiegare il passato e l'origine del protagonista ma, dovendo essere sincera, devo ammettere che ho preferito questa parte alle successive. Il resto del romanzo è una storia raccontata attraverso appunti di uno scienziato/dottore/ istitutore che si trova a dover convivere con la realtà del mondo dei non morti e che farà di tutto per carpirne i segreti. Pagine e pagine di appunti, cancellature, note a margine e supposizioni. Una volta terminati gli appunti ci vengono introdotti altri personaggi, gli Alia, Adeline, Shadwell e Howland, personaggi che si susseguono sulla scena con la precedentemente citata Charlotte, sorella del protagonista. I nuovi personaggi vengono introdotti dal nulla, in un passaggio collegato male o forse non collegato al precedente capitolo e così si continua sino alla fine del romanzo. I capitoli si susseguono con punti di vista differenti, passando da un lato all'altro della storia e del tempo, raccontandoci storie su storie e interrompendo la narrazione che sarebbe stata, altrimenti, molto più scorrevole e piacevole da leggere. 

Grazie alla Fazi per la copia <3
Il linguaggio del romanzo è adeguato al tempo in cui è ambientato e ho trovato lo stile dell'autrice davvero ben organizzato ed è un peccato perchè al contrario del suo stile, ho trovato il romanzo disorganizzato e confusionario non che troppo dispersivo e arricchito di storie e capitoli inutili alle vicende narrate.
Le uniche parti che realmente mi hanno colpita e mi hanno tenuta incollata al romanzo sono state le prime pagine, nelle quali le mie aspettative erano ancora molto altre, la parte centrale nella quale vengono descritte le varie procedure eseguite da Mould (il dottore citato sopra) e gli ultimi capitoli nei quali viene narrata la storia di Charlotte. Tutto il resto era superfluo, inutile ed è per questo che il romanzo risulta noioso. 

Insomma, il romanzo non mi è piaciuto, mi ha annoiato e ho dovuto interromperne la lettura diverse volte perchè non riuscivo a leggerlo seppur volendolo terminare il più presto possibile per passare ad altro. Vi assicuro che c'è voluta gran parte della mia buona volontà ed è per questo che non vi consiglio di leggere questo romanzo a meno che non amiate le storie che si dilungano all'infinito, le storie sui vampiri non convenzionali o perlomeno storie che a volte perdono il filone logico e il tema principale, i vampiri, per spostarsi su temi più futili, vicende non necessarie e personaggi secondari. 

Cosa ne pensate? Lo avete letto?
Al prossimo post,
Nali <3

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