Venticinque milioni di dollari in lingotti d'oro appartenuti a Pablo
Escobar sono sepolti in una grande e misteriosa villa nella baia di
Miami Beach. Il bottino fa gola a molti, gente senza scrupoli che tiene
d'occhio la casa. Primo tra tutti Hans-Peter Schneider, un uomo perverso
e pericoloso che vive delle fantasie malate di altri uomini ricchi.
Cari Mora è una ragazza colombiana di venticinque anni con un passato
drammatico, scampata alla violenza del suo paese. È l'unica persona ad
aver accettato di fare la custode di quella villa; la sola a non temere
le voci inquietanti che circolano su quel luogo. Bella e coraggiosa, è
la preda perfetta per Hans-Peter, che nel frattempo ha affittato la
villa per cercare di mettere le mani sul tesoro di Escobar. E sulla
ragazza. Ma Cari Mora ha doti sorprendenti, un'intelligenza fuori dal
comune e innanzitutto è una sopravvissuta. Nessuno scrittore
contemporaneo è mai riuscito a evocare nei lettori in modo tanto vivido e
terrificante quei mostri annidati nelle crepe sottili che si creano tra
il desiderio dell'uomo e la sopravvivenza della donna.
Il silenzio degli innocenti è uno di quei libri che mi riprometto di leggere da tempo, ma ogni volta rimando. Quindi quando mi è stata proposta la lettura del nuovo romanzo di Thomas Harris, autore del libro sopracitato, ho deciso di iniziare da qui ad approcciarmi a questo autore, anche se devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio...
Cari Mora è un romanzo che si sviluppa intorno alla ricerca del tesoro di Pablo Escobar, una grossa quantità di denaro che è stata nascosta prima della sua morte. A cercarlo sono due gruppi, quello capeggiato da Hans-Peter Schnider, un tedesco crudele e viscido, e quello della scuola delle dieci campane, un gruppo crimanale che istruisce individui al furto e ad ogni altro tipo di crimine. Cari Mora si ritroverà invischiata in questa lotta e non potrà fare altro che rimboccarsi le maniche e fare la sua parte.
Prima di iniziare il romanzo avevo un quadro completamente differente di quello che avrei trovato in questo libro. Mi aspettavo qualcosa di molto diverso, ma nonostante ciò devo dire che non mi è dispiaciuta poi tanto come lettura. Certo, ho trovato lo stile di scrittura dell'autore un po' forzato e ho fatto un po' di fatica a continuare la lettura, ma nel complesso è stata una lettura interessante.
Il romanzo, narrato in terza persona, assume diversi punti di vista, quello di Hans-Peter, quello del capo delle Dieci Campane e quello di Cari Mora, vera e propria protagonista della storia. Oltre alla storia principale ci viene anche narrato il passato di Cari, la sua infanzia segnata dalla guerra e dalle armi e il modo in cui è giunta sino in America. E' una storia che oltre che di criminalità organizzata, ci parla anche delle problematiche del sud america e di immigrazione, tematiche molto attuali.
Per quanto riguarda i personaggi, il romanzo si sviluppa in maniera troppo frettolosa perchè ci si possa affezionare a qualcuno che non sia Cari, che comunque è un personaggio di per sè molto controverso e difficile da compatire, vista la sua forza e la sua determinazione, oltre che la sua astuzia. I vari personaggi sono, però, molto ben caratterizzati seppur vengano sviluppati in pochissime righe ciascuno.
Insomma, Cari Mora è sicuramente un romanzo interessante, lontano dall'essere un capolavoro, ma comunque una storia che si lascia leggere e che risulta perfetta per un pomeriggio di relax in spiaggia.
Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di recuperarlo?
Al prossimo post,
Nali <3
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