lunedì 17 febbraio 2020

Lungo petalo di mare di Isabel Allende - Recensione

Buongiorno a tutti lettori e bentornati! Oggi parliamo di Lungo petalo di mare di Isabel Allende, ultimo romanzo dell'autrice pubblicato da Feltrinelli editore (al prezzo di 19.50 euro in cartaceo e di 12.99 euro in digitale - potete acquistarlo QUI

 

1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un'amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile - il "lungo petalo di mare e neve", nelle parole dello stesso poeta -, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l'autrice, "se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono".

 La Allende è una di quelle autrice che allo stesso tempo mi attirano e mi spaventano, perchè so che i suoi libri li amerò, ma so anche che mi faranno soffrire. Con Lungo petalo di mare sono tornata a immergermi nel suo mondo fatto di amore e guerra e mi è sembrato di essere ritornata al tempo in cui ho letto "La casa degli spiriti". 

La storia che la Allende ci racconta in questo romanzo, come sempre storicamente impegnato nel narrare gli avvenimenti del nostro passato, è quella degli esuli spagnoli arrivati in Chile con il Winnipeg. Il protagonista è Victor Dalmau, divenuto medico grazie all'esperienza sul campo durante la Guerra civile e costretto a scappare dal suo paese per rifugiarsi in un posto che, con il tempo, ha imparato a chiamare casa. E con la sua storia si intrecciano anche quelle di altre persone che hanno vissuto o hanno fatto la storia del '900. 

Rispetto a "La casa degli spiriti", in questo romanzo è subito evidente l'assenza di quel realismo magico che ha caratterizzato la produzione dell'autrice nel suo primo periodo. La realtà che ci viene narrata è crudele, vivida e fin troppo reale e tutte le emozioni dei diversi popoli presentati sono quasi tangibili, come se uscissero dalle pagine per raggiungere noi lettori. 
Nel testo ritroviamo temi molto cari all'autrice, come l'amore per la patria e per la famiglia, la sofferenza dell'esilio e, molto più in generale, le lotte politiche e la rivoluzione. Centrale, come ne "La casa degli spiriti", sono le conseguenze degli avvenimenti politici del '900, in particolare dei contrasti tra destra e sinistra, che portarono ad alcuni degli eventi più atroci della storia umana. 
E', questa, una storia vera, seppur con qualche modifica, nella quale non mancano i riferimenti a Neruda, che ha un ruolo fondamentale nella prima parte del romanzo, e allo stesso Salvador Allende, un uomo che continua a vivere attraverso le parole di sua nipote. 

Di questo romanzo ho apprezzato molto lo stile narrativo dell'Allende, delicato, ma sempre molto lucido nel narrare le atrocità avvenute prima in Spagna e poi, qualche anno dopo, in Chile. Mi sono spesso ritrovata in lacrime per via di alcuni passaggi e, in generale, ho trovato l'intera narrazione una toccante ricostruzione di una realtà che ha ancora effetti sul nostro presente. L'Allende è sempre molto attuale, nonostante i suoi romanzi siano ambientati nel passato, ed è proprio per questo che vi consiglio di recuperare questo suo testo, come anche gli altri suoi scritti. 

Lungo petalo di mare è stata una lettura dolorosa, ma che ho trovato estremamente bella e necessaria. Ve lo consiglio, se ancora non l'avete letto o se cercate un romanzo con il quale approcciarvi a questa autrice, ma non volete partire dai suoi romanzi canonici!

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di farlo?
Al prossimo post,
Nali <3

4 commenti:

  1. Io amo la Allende e quindi penso di essere completamente di parte: amo le sue storie e la sua scrittura, il suo ritmo a volte troppo evocativo e diretto, comunque su Lungo petalo di mare ho provato le tue stesse sensazioni *_*

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    1. Che bello quando una scrittrice fa innamorare così noi lettori! Speriamo arrivino presto altri suoi romanzi in Italia ;)

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