lunedì 8 aprile 2019

Frotte di pesci rossi di Okamoto Kanoko

Buongiorno a tutti lettori e benvenuti, oggi torniamo a parlare di libri di autori del Sol Levante e questa volta ci dedichiamo a Frotte di pesci rossi di Okamoto Kanoko, edito Edizioni Lindau (al prezzo di 16.00 euro in cartaceo e di 3.99 euro in digitale - potete acquistarlo QUI al 15% di sconto).

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Il protagonista di Frotte di pesci rossi è un giovane ittiologo che vive tormentato da una duplice ossessione, un amore che crede impossibile e il tentativo di ottenere finalmente la considerazione dell’amata selezionando una nuova, bellissima varietà di pesce rosso. Un’impresa che sembra destinata a fallire finché, allo stremo delle forze e delle speranze, non scopre che qualcosa è successo là dove meno se lo sarebbe aspettato. Nel secondo racconto, Nel Settentrione, il rapporto di tenero affetto che lega un ragazzo idiota a una adolescente in età da marito suscita in lei un sentimento materno che durerà quanto la sua stessa vita, inducendola a sperare in un improbabile ritorno dell’amico del cuore anche dopo che ne ha perduto le tracce. Nel terzo racconto, Il genio famigliare, a illuminare il futuro della giovane incaricata di gestire la trattoria di famiglia è la scoperta del misterioso conforto accordato dal destino alla vita scialba e rassegnata di sua madre: nulla è in realtà cambiato nella sua esistenza, se non l’animo con cui la affronterà da quel momento in poi, giorno dopo giorno.

Frotte di pesci rossi è una raccolta di tre racconti, tre testi inediti in Italia di un'autrice quasi sconosciuta (almeno per noi) vissuta nei primi anni del '900, la quale ha preso ispirazione dalla letteratura classica nipponica per creare una serie di opere di importante valore letterario.

La raccolta ci presenta tre racconti apparentemente disconnessi tra loro, ma che, in qualche modo, seguono tutti lo stesso filone narrativo, storie d'amore incomplete, caratterizzate dall'insuccesso, storie che non sono mai nate, che sono rimaste allo stato embrionale. Protagoniste indiscusse della raccolta sono le donne, abbiamo infatti tre protagoniste che, in un modo o nell'altro, si somigliano tutte, sono donne che vorrebbero ribellarsi alle imposizioni della società e che, in qualche modo, ci riescono. E', questo, un tema molto caro all'autrice, la quale ha sempre vissuto la sua vita senza attenersi alle regole della società e questo ha fatto di lei non solo un caso letterario, ma anche un esempio per le donne di inizio '900, soggette alle imposizioni di famiglia e società.

Altra tematica molto cara all'autrice è quella della differenza di classe sociale, infatti, tutti i protagonisti dei diversi racconti sono di estrazioni sociali differenti.
Altro elemento molto importante sono la natura e gli oggetti, ognuno dei racconti è collegato ad un elemento che è centrale all'interno della narrazione, un esempio sono i pesci rossi del primo racconto, simbolo di bellezza irraggiungibile, ma anche di cambiamento ed evoluzione. 

Quella di Okamoto Kanoko è una raccolta che non solo prende in considerazione i classici e ne rielabora diversi elementi per riproporli in chiave moderna, ma è anche un testo che parla della società del suo tempo, che mette a nudo le contraddizioni degli uomini e ciò che si nasconde nel loro animo, si parla di ossessione nei confronti di un obiettivo, della condizione della donna, relegata in un angolo e costretta a rispettare il suo ruolo sino alla morte e di tante altre tematiche, il tutto con uno stile ricercato che dimostra la maestria dell'autrice nella scrittura.

Devo essere sincera, non mi ha fatta impazzire, non rientrerà nella mia classifica di libri preferiti, ma mi ha colpita con le sue storie toccanti e traboccanti di sentimenti di disperazione e amore, soprattutto dal secondo racconto in poi, che è quello che mi è piaciuto maggiormente dei tre. La cosa che mi è piaciuta meno è forse la scrittura dell'autrice, troppo astrusa in alcuni tratti e con termini troppo ricercati da non riuscire a comprendere alla prima lettura cosa si stesse dicendo...
(Potrebbe essere un mio problema, ma non mi capita spesso di riscontrare problemi nella comprensione di termini anche abbastanza ricercati, quindi penso che fosse più una questione di scelta del tipo di stile o di traduzione, durante la quale sono stati scelti termini obsoleti e poco utilizzati oggigiorno). 

Comunque, nonostante tutto Frotte di pesci rossi è senz'altro una raccolta di racconti molto valida e importante per la letteratura giapponese novecentesca, è un libro sicuramente da leggere se si vuole approfondire questa parte di letteratura giapponese o se siete appassionati di Giappone e cercate una bella lettura nipponica. Ve la consiglio, solo state attenti allo stile perchè potrebbe risultare troppo "difficile". 

Cosa ne pensate? Lo avete letto o avete intenzione di recuperarlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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