giovedì 25 aprile 2019

Ciak si gira - consigli di una filmaholic #20 | La favorita

Buongiorno a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica nella quale do sfogo alla me cinefila. Oggi parliamo, seppur un po' in ritardo, di La favorita, film vincitore agli Oscar in diverse categorie tra le quali miglior attrice protagonista con Olivia Colman! Come per Green Book, ho avuto la possibilità di vedere questo film solo dopo la cerimonia degli Oscar e sono contenta di averlo recuperato ed ora vi spiegherò perchè, ma prima qualche info a riguardo.


 Inghilterra, 18esimo secolo. La regina Anna è una creatura fragile dalla salute precaria e il temperamento capriccioso. Facile alle lusinghe e sensibile ai piaceri della carne, si lascia pesantemente influenzare dalle persone a lei più vicine, anche in tema di politica internazionale. E il principale ascendente su di lei è esercitato da Lady Sarah, astuta nobildonna dal carattere di ferro con un'agenda politica ben precisa: portare avanti la guerra in corso contro la Francia per negoziare da un punto di forza - anche a costo di raddoppiare le tasse sui sudditi del Regno. Il più diretto rivale di Lady Sarah è l'ambizioso politico Robert Harley, che farebbe qualunque cosa pur di accaparrarsi i favori della regina. Ma non sarà lui a contendere a Lady Sarah il ruolo di Favorita: giunge infatti a corte Abigail Masham, lontana parente di Lady Sarah, molto più in basso nel sistema di caste inglese.

La favorita è un film inusuale e irriverente che racconta la storia della Regina Anna, una donna fragile e capricciosa che ama essere al centro delle contese di corte e che, per questo, si circonda di persone che la lusingano e la assecondano. A contendersi i suoi favori saranno Lady Sarah, amica della regina sin dall'infanzia e la nuova arrivata, Abigail Masham, lontana parente di Lady Sarah e appartenente ad una famiglia caduta in disgrazia. All'arrivo di Abigail tutto cambierà, soprattutto il rapporto di semi simbiosi che ha caratterizzato al vita della regina e di Lady Sarah. 
Tra intrighi politici e segreti che devono essere mantenuti tali, Yorgos Lanthimos ci racconta di una regina della quale non si parla spesso, ma che ha avuto un certo peso all'interno del quadro politico inglese. 

La storia è grottesca, assurda, narrata con un gioco di luci, dialoghi e fotografia che rendono questo film una produzione unica, almeno per me. Non avevo mai visto nulla di simile e sono rimasta piacevolmente sorpresa durante la visione. Il film è organizzato in capitoli, ognuno con un titolo che ha a che fare con un elemento più o meno importante della sequenza narrativa che va a presentare. Mi è piaciuta molto questa struttura quasi "letteraria" della narrazione, l'ho trovata una scelta innovativa e fuori dal comune, alla quale ha anche dato un ritmo tutto nuovo, in quanto dopo i vari climax vi era sempre una pausa che aumentava la curiosità riguardo ciò che sarebbe accaduto nel prossimo segmento. 

Luci e fotografia sono strabiliante, usati con maestria per creare una rappresentazione quanto più vivida della società del tempo, una società che viene dipinta con dei tratti quasi animaleschi, feroci. I nobili hanno i visi eccessivamente truccati, sono vestiti in modo fin troppo pomposo e il tutto è accentuato dalle loro espressioni, bestiali e a tratti mostruose a voler rappresentare l'opulenza e l'avidità che caratterizza le loro vite, la meschinità di cui si circondano e la sete di potere che domina ogni loro azione. Attraverso dei sapienti giochi di inquadratura e di sfocatura, oltre che attarverso l'utilizzo di lenti speciali, abbiamo una visione distorta della realtà rappresentata che aumenta la nostra percezione di assurdità e rende il tutto spaventosamente divertente. Molto spesso ci si trova a ridere di cose che, in realtà, non dovrebbero essere affatto divertenti ed è proprio questo il punto forte dell'intero film, il grottesco che fa ridere, ma che fa anche riflettere perchè ogni singolo elemento di questo film è stato studiato per trasmettere non solo ilarità, ma anche la sensazione che ci sia qualcosa che non va.

Le interpretazioni, poi, sono state davvero senza pari. Olivia Colman, che nessuno si aspettava avrebbe vinto l'Oscar, ha fatto un lavoro straordinario nell'interpretare la Regina Anna, l'ha resa realistica, umana e quasi alla nostra portata, una donna disturbata e fragile, una donna come tante altre che, però, è a capo di uno stato. Anna era una regina spezzata, una donna che non aveva potuto dare alla luce dei figli sani, una donna piena di problematiche e affetta da una malattia che la costringeva molto spesso a letto. La Colman è riuscita a far trasparire tutto ciò che la Regina Anna provava al tempo e l'ha fatto bucando lo schermo e catturandomi con la sua interpretazione.
Non da meno tutti gli altri personaggi, primo fra tutti Lady Sarah, interpretata da Rachel Weisz, una co-protagonista che in alcuni punti ha anche rubato il ruolo alla vera protagonista di questo film e che mi ha stupita con la sua interpretazione di un personaggio controverso, meschino e deplorevole, anche se la mia preferita, dopo la Colman, rimane Emma Stone. Il suo è, secondo, me, il ruolo più divertente e, allo stesso tempo, complesso del film. Abigail è una donna che deve destreggiarsi tra due realtà, una donna che cerca di adattarsi ad un nuovo ambiente e che lo fa imparando dai migliori le regole del gioco e facendole sue. E' stato facile per me immedesimarmi e ancora più facile amare il suo personaggio. 

La colonna sonora è quella che si potrebbe definire la "ciliegina sulla torta" di questo film. Non solo è fondamentale durante la narrazione, ma la affianca nei momenti più importanti contribuendo a rendere migliori scene che altrimenti sarebbero state solo buone. 

Insomma, La favorita è un film stupendo a 360° ed è proprio per questo che avrei voluto avesse vinto l'Oscar come miglior film, perchè è nuovo, originale, divertente, oscuro e ben recitato, una produzione davvero meritevole che tutti dovrebbero vedere!

Cosa ne pensate? Lo avete visto o avete intenzione di guardarlo?
Al prossimo post,
Nali <3

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