Buongiorno a tutti e benvenuti lettori e lettrici, oggi vi parlo di Volevo solo andare a letto presto di Chiara Moscardelli, edito da Giunti Editore (al prezzo di 14.00 euro per la versione cartacea e di 8.99 euro per la versione digitale - puoi acquistarlo QUI)
Ipocondriaca, ossessiva, maniaca del controllo e sfegatata di telenovelas brasiliane: del resto che cosa aspettarsi dopo un’infanzia trascorsa in un borgo hippy, senza tv, con una mamma fissata con la cristalloterapia, un padre non ben identificato e tanti amici che danzano in giro, spesso senza vestiti? È comprensibile che a trentacinque anni Agata Trambusti voglia avere il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita e detesti qualsiasi fuoriprogramma. Inclusa la pioggia, e quella mattina si è messo a piovere sul serio, mentre in tailleur e chignon Agata varca il cancello di una villa sull’Appia per valutare alcuni quadri che il proprietario vuole mettere all’asta. Ma la pioggia non è niente rispetto a quello che la aspetta: in meno di un minuto la sua tranquilla esistenza si trasforma in un rocambolesco film d’azione, a partire dall’uomo misterioso – terribilmente somigliante a Christian Bale! – che Agata mette ko con due abili mosse di krav maga prima di darsela a gambe. Ma che cosa sta cercando quell’uomo? E perché le sta improvvisamente alle calcagna? Tra una fuga nei vicoli più sordidi di Barcellona, le minacce di uno strozzino di quartiere e un losco traffico di falsi d’autore, Agata dovrà per una volta dar ragione al suo psicologo e lasciarsi risucchiare dal vortice impazzito degli eventi. E delle emozioni. Perché sarà proprio questa la partita più dura.
"Come si comincia a credere nell'amore? In che modo stacchi il cervello e improvvisamente decidi di provare a lasciarti andare alle emozioni?
Erano trascorse tre settimane dall'ultima volta che avevo visto Fabrizio a casa mia.
E tre settimane sono ventuno giorni.
E ventuno giorni sono cinquecentoquattro ore, più o meno,
Ognuno di noi ha bisogno del proprio tempo nella vita, del proprio ritmo, un pò come nella musica, avrebbe detto Calcaterra. L'importante è essere pronti quando il famoso momento arriva."
Agata è un'ipocondriaca con manie di controllo che è cresciuta con una madre hippy circondata da persone nude che entravano e uscivano indisturbate da casa sua. A 35 anni Agata non vede un ragazzo da più di un anno, continua a fare analisi mediche che non le servono e non riesce a capire ciò che il suo psicologo tenta di dirle. Agata non riesce a vivere davvero sino a quando un incontro misterioso non le farà capire che non stava vivendo davvero, ma che stava semplicemente sopravvivendo tra le mille paure e i suoi completi grigi e sempre uguali!
Agata mi ha fatto morir dalle risate dalle prime pagine del romanzo, tutto di lei mi faceva sorridere o ridere, il suo atteggiamento nei confronti degli altri, il suo essere ipocondriaca, il suo atteggiamento nei confronti della vita ma, soprattutto, i suoi scambi di opinioni con lo psicologo, che è anche lui un soggetto abbastanza strano, ma mai quanto la nostra cara protagonista!
Oltre al personaggio di Agata, che io ho adorato, abbiamo numerosi altri personaggi un pò fuori dal comune, divertenti e tutti diversi tra loro. Agata si rapporta prima con sua madre, Rosa, una hippy un pò "libertina" che ama la cristalloterapia e che ha spinto la figlia a chiudersi nel suo mondo pieno di regole, Grazia, Guglielmo e Luca, i tre migliori amici di Agata, tre persone normali, ma allo stesso tempo fuori dal comune, cresciuti con famiglie particolari e poco convenzionali, i colleghi di Agata, ognuno di loro con le sue caratteristiche, i suoi pregi e, soprattutto, i suoi difetti.
Agata è un'ipocondriaca con manie di controllo che è cresciuta con una madre hippy circondata da persone nude che entravano e uscivano indisturbate da casa sua. A 35 anni Agata non vede un ragazzo da più di un anno, continua a fare analisi mediche che non le servono e non riesce a capire ciò che il suo psicologo tenta di dirle. Agata non riesce a vivere davvero sino a quando un incontro misterioso non le farà capire che non stava vivendo davvero, ma che stava semplicemente sopravvivendo tra le mille paure e i suoi completi grigi e sempre uguali!
Agata mi ha fatto morir dalle risate dalle prime pagine del romanzo, tutto di lei mi faceva sorridere o ridere, il suo atteggiamento nei confronti degli altri, il suo essere ipocondriaca, il suo atteggiamento nei confronti della vita ma, soprattutto, i suoi scambi di opinioni con lo psicologo, che è anche lui un soggetto abbastanza strano, ma mai quanto la nostra cara protagonista!
Grazie alla Giunti per la copia! <3 |
Chiara Moscardelli ci ha fatto entrare nella vita di Agata e ci ha presentato dei personaggi così ben descritti e caratterizzati che mi sembrava di conoscerli da sempre, mi sembrava di essere insieme alla Tatti mentre Claudette la bacchettava, o inseme a Claudette durante la mostra a guardare la sua faccia smarrita! Insomma, l'autrice mi ha conquistata con i suoi personaggi e non solo.
Lo stile con il quale è scritto il romanzo è fresco, divertente e scorrevole e fa venir voglia di continuare a leggere sino alla fine per capire cos'altro ha in serbo per noi la psicologicamente instabile Agata e tutta la sua banda! Insomma, ho riso, mi son commossa e mi sono immedesimata in questo romanzo, quindi non posso non consigliarvelo vivamente.
Che aspettate? Andate a leggere delle strampalate avventure di Agata, non ve ne pentirete!
Cosa ne pensate? L'avete letto? Lo leggerete?
Al prossimo post,
Nali <3
Ciao Nali! La tua recensione mi ha colpita molto e fatta sorridere. L'ho aggiunto in wishlist, mi sembra super simpatico!
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