lunedì 7 settembre 2015

Ti prego lasciati odiare di Anna Premoli - Recensione

Bentornati e benvenuti il questa nuova recensione. Oggi vi parlo di uno dei romanzi di Anna Premoli,autrice che ha scaturito molto successo in Italia per i suo romanzi. Il libro che recensirò oggi è Ti prego lasciati odiare,romanzo auto-conclusivo uscito qualche anno fa e che io ho avuto l'onore (?) di leggere solo adesso.Come avrete ormai capito dopo la mia recensione de La mia eccezione sei tu della Mar,non amo molto questo genere di libri,considerato che sono quasi tutti uguali,finiscono quasi tutti nello stesso modo e cadono nel ridicolo diventando i soliti clichè che ormai ci rifilano da anni,ma essendo nella mia TBR da un pò,non ho potuto non leggerlo,così eccomi qui.Ed ora basta perdermi in chiacchiere,iniziamo.


Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…

"-Bè,non è proprio uno qualsiasi- Mi fa notare la mia amica.Il problema è che ha ragione,perchè in fondo lo so anch'io che Ian è l'unica persona che riesce a farmi perdere le staffe.E per una razionale come me non è una grande soddisfazione ammetterlo.
-No,di certo non uno qualsiasi. La mia nemesi in questa vita,a quanto pare.- ammetto sospirando.
-Piuttosto la tua antitesi.-,mi viene fatto notare.
-Cara,vorrei davvero che lo fosse,ma sono abbastanza realista da capire che è la mia nemesi e non la mia antitesi.Pur nelle nostre differenze estreme,molte se caratteristiche sono anche le mie. E' per questo che mi fa perdere la pazienza,perchè ragionando in un modo simile al mio riesce a toccare le corde giuste."

In questo romanzo ci troviamo alle prese,non solo con una rivalità tra colleghi,che si sa,in un'ambiente come quello c'è sempre,accanto a questa rivalità troviamo una profonda rivalità dovuta alla differenza di età prima e alle diverse classi sociali poi. I due protagonisti,colleghi con un passato non proprio sereno,sono rivali da cinque lunghi anni e tre anni prima le cose non sono finite egregiamente tra loro,considerato che le loro liti sono cessate dopo un pugno che aveva colpito il naso perfetto del povero Ian,conte di Langley. Poi arriva il bello,dopo questo episodio sono passati tre anni e li troviamo ancora immersi in una loro sfida silenziosa fino a quando un cliente,non poco rompipalle e altezzoso,richiede la collaborazione dei due per il suo caso,e qui la storia si fa interessante,i due,incapaci di stare insieme due minuti senza litigare, così il loro caro capo,stanco dei loro spettacolini in ufficio,li costringe ad uscire insieme per risolvere le loro divergenze e svolgere al meglio il loro lavoro, e qui iniziano i guai,perchè i due vengono non solo paparazzati,ma anche invitati a destra e manca dalla Scozia al castello dei Revington,parenti di Ian,dopo il loro rapporto,non solo diventerà più profondo,ma si evolverà in qualcosa che non è amicizia,ma non è neanche una relazione con la R maiuscola,alla quale non arriveranno mai. Dopo una serie di reazioni istintive che dimostrano la loro attrazione,i due passano ad una specie di relazione,però per lei non stanno insieme e continua a cercare fidanzati a destra e a manca rivolgendosi perfino alla sorella che gli propina uno psicologo che fa l'analisi a chiunque gli passi davanti per strada,ma dettagli,e allora il nostro caro Ian inizia una persecuzione nei confronti della nostra cara Jenny che appena lo vede si abbandona a lui alla "Fa di me ciò che vuoi" mentre continua a dirgli che non devono stare insieme e bla bla bla. Alla fine,proprio quando si decidono,la lotta sociale tra le loro famiglie,da una parte i Revington la famiglia dal sangue blu per eccellenza, e i Percy una famiglia di vegani/vegetariani che odia la monarchia,la caccia e i soldi in generale e che si nutre solo di stoppose zuppe cucinate dalla signora Percy,che per carità, avrebbe bisogno non solo di una lezione di cucina,ma anche di una bella strigliata visto che si decide ad elogiare la figlia solo quando deve difendere la sua classe sociale,ma per carità,evita.Insomma,alla fine il romanzo si conclude come tutte ci aspettavamo dall'inizio,ma non vi rivelo niente!




Non aggiungo altro. Devo ammettere che ,anche se non ho apprezzato il genere di storia,il clichè ormai dichiarato e l'eccessivo utilizzo di punti interrogativo ed esclamativi,senza contare le parole allungate eccessivamente, il libro in sè per sè non mi è dispiaciuto,certo avrei letto volentieri una storia con dei morti,ma va bene così. Ho apprezzato parecchio la lotta tra le due classi sociali e soprattutto il nonno di Ian,mi è stato antipatico e simpatico allo stesso tempo,mentre ho odiato alla follia la famiglia di Jenny,insomma come cavolo fate a non apprezzare una donna del genere che per di più è vostra figlia? E' intelligente,ironica,sarcastica,bellissima ed ha un QI invidiabile,ma loro no, pensano solo al fatto che lavora per una banca e che quindi aiuta i ricchi a diventare ricchi,ma poi qual'è il problema? Mah,certa gente non la capirò mai. Inoltre,ho riso parecchio durante i continui litigi tra i due,erano davvero esilaranti quando se ne dicevano di tutti i colori. Stranamente identificarmi in Jenny è stato facile,forse perchè un giorno vorrei essere determinata e laboriosa come lei,non so ,ma come personaggio mi è piaciuto parecchio,senza contare che ha risposto a tono al duca di Revington e per questo l'ho amata,concedetemelo,quell'uomo aveva bisogno di una che lo mettesse al suo posto come lei!
Non ho apprezzato invece, le chiacchierate con Vera e Laura,personaggi che ho apprezzato,ma non amato,con le loro chiacchierate frivolo parevano più delle tredicenni (e me ne intendo!) che delle trentenni in carriera,ma nessuno è perfetto. Mi sento di consigliare questo libro,ma non a tutti i generi di lettori,per chi non ama le storie clichè,meglio evitare,ma è comunque un romanzo che tiene compagnia e diverte,una bella distrazione.

Cosa ne pensate? Lo avete letto? Fatemelo sapere nei commenti!
Al prossimo post,
Nali <3

 

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